JOKER: recensione


Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) sogna di fare il comico, ma è costretto a fare il clown negli ospedali o nei negozi che fanno le svendite per attirare i clienti. Ignorato dalla società, preso continuamente in giro per il suo tic nervoso che non gli permette di controllare la sua risata e sentendosi un fallito totale, inizia una lenta ed inesorabile discesa verso la pazzia che lo farà diventare uno dei più spietati criminali della storia: il Joker.
Sono abbastanza sicuro che questa recensione di Joker farà sorridere tutti i lettori di TheKingDavide, perché non bastava altro che fare un giro suoi vari social network o parlare con amici, colleghi di lavoro o conoscenti per rendersi conto dell'entusiasmo che girava intorno a questo film. Perciò in una serata di pioggia di Ottobre (l'atmosfera ideale per vedere un film), decido pure io di dare un'occhiata a Joker. E mi rendo conto che tutte le voci che giravano intorno a questo film non sono per niente campate in aria: Joker è veramente un gran bel film, aiutato soprattutto dall'interpretazione di Joaquin Phoenix. E' un tipo di film completamente lontano da quelli del Marvel Universe o della D.C.: siamo completamente agli antipodi, perché questo è un film molto più introspettivo. Zero scene d'azione ed esplosioni e più viaggio interiore nella psicosi del protagonista.
Inevitabile, poi, il paragone tra il Joker di Joaquin Phoenix e quello Heath Ledger: se quest'ultimo rimarrà per sempre nella storia del cinema per la sua interpretazione e il suo carisma, quello attuale è più profondo, più completo e più reale.
Insomma, il giudizio nel complesso non può essere più che positivo. L'unica pecca sta nel fatto, forse, di non avere voluto inserire nel film elementi di collegamento che si potevano incastonare con il filone cinematografico dei film pre-esistenti.

 



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