JOHN WICK 3 - PARABELLUM: recensione


Dopo aver vendicato la morte del suo cane (John Wich), essere sopravvissuto a tutti i suoi colleghi killer ed aver ucciso un esponente della Camorra (John Wick 2), adesso l'assassino dall'abito nero deve sfuggire ad una taglia che pende sulla sua testa di 14 milioni di dollari per aver infranto il patto di non violenza all'interno delle mura del Continental e non avendo più la protezione del Sindacato degli Assassini.
John Wick 3 - Parabellum parte con una scena di violenza, ma non potevamo aspettarci altro: d'altronde lo si era già capito dal primo episodio che il personaggio di Keanu Reeves non fa altro che lasciarsi cadaveri dietro le spalle e resistere a qualsiasi tipo di esplosione, rissa, sparo o coltellata.
Se il secondo episodio era più veloce e violento del primo, questo supera di gran lunga tutti e due messi insieme: tende ad estremizzare tutto, ma aggiunge anche qualche puzzle per definire le origini del protagonista.
John Wick 3 - Parabellum è un film sicuramente divertente che, a suo modo, è diventato un cult. Però dopo più di due ore di combattimenti a mani nude, con le armi e con oggettistica varia per quanto possa essere divertente è anche molto ripetitivo. Per il quarto episodio occorre decisamente inventarsi qualcosa di nuovo, altrimenti il rischio è quello di annoiare.

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