REVENGE: recensione


Jen (Matilda Lutz) è la giovane amante di Richard, milionario francese. I due decidono di passare il weekend insieme nella casa di lui prima che si svolga l'annuale battuta di caccia a cui l'uomo partecipa. In anticipo di un giorno, arrivano gli amici di Richard, Stan e Dimitri che rovinano il weekend romantico dei due. Il giorno dopo, mentre Richard non c'è, Stan vuole convincere Jen a fare sesso con lui dicendole di sentirsi stato provocato. Al suo rifiuto, Stan la violenta davanti agli occhi di Dimitri che non fa nulla per fermarlo e Richard, una volta saputo dell'accaduto, offre a Jen dei soldi per mettere a posto le cose. Lei minaccia di denunciare tutti e scappa nel deserto. I tre la circondano e la fanno cadere in un burrone credendola morta. Il giorno dopo, i tre uomini iniziano la loro battuta di caccia ignorando che Jen è sopravvissuta e li sta cercando per compiere la sua vendetta.
Diciamo subito una cosa, che è la principale: Revenge non esisterebbe senza Matilda Lutz. Attrice italianissima (è nata a Milano), modella (protagonista della campagna di Emporio Armani), è la principale rappresentante della nouvelle vague del cinema italiano. Protagonista di The Ring 3 e di alcuni film americani in via di produzione, è perfetta per questo ruolo perché riesce a mixare bene il suo lato sexy (nella prima parte del film) e quello violento (nella seconda parte). Insomma, una ragazza con un grande potenziale su cui noi di TheKingDavide scommettiamo perché ne risentiremo parlare sicuramente in futuro.
Ma adesso giudichiamo bene il film: Revenge è stato definito un rape and revenge movie, o più comunemente un b-movie (come li chiamavano una volta). Uno di quei film che mescolano violenza, splatter, sangue e sesso nel tentativo di richiamare più spettatori possibili sin dal trailer. Revenge è uno di quei film che non ti aspetti, uno di quei film che mentre lo guardi te ne ricordano uno che magari hai visto tanto tempo prima. In un mercato cinematografico ormai saturo e privo di novità, Revenge è un film che salta fuori dal nulla e ti conquista piano piano con il divertimento, perché va visto senza pregiudizi e perplessità ricordando bene che non è sicuramente un tipo di film adatto a tutti.
Revenge ha anche una morale che potrebbe essere sicuramente questa: se una donna dice no, vuol dire sempre e solo no e tutto questo non fa elevare il film a rappresentazione ideologica dei movimenti contro la violenza delle donne. Ricordiamocelo sempre: lo scopo principale è quello dell'entertainment, non stiamo parlando di qualcosa di profondo, ma di superficiale anche se il messaggio del film è sempre valido, soprattutto nella società odierna.

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