IL SOLE A MEZZANOTTE: recensione


Se vi è mai capitato di andare a Londra, precisamente a Notting Hill, ed entrare in una delle tipiche librerie del quartiere avrete certamente notato una sezione chiamata sick list. Questa categoria è composta da libri come: I Passi dell'Amore, Io Prima di Te, Le Pagine della Nostra Vita, Ricordati di Guardare la Luna, Colpa delle Stelle e molti altri. Tutti libri che trattano un unico argomento: quello dell'impossibilità della durata di una storia d'amore per colpa di una malattia incurabile. Il Sole a Mezzanotte non fa differenza.
Katie (Bella Thorne) è una ragazza affetta da una rara malattia, l'XP che le impedisce l'esposizione ai raggi solari. Costretta a vivere in casa durante il giorno ed uscire solo la sera, mentre suona la chitarra alla stazione conosce Charlie (Patrick Schwarzenegger). I due si innamorano, ma Bella non rivela a Charlie il suo terribile segreto.
Dalla trama del film è facilissimo intuire quale sarà il finale, però si cerca di mettere a contrasto la negatività della malattia con la voglia di vivere della protagonista. Ed è proprio su Bella Thorne che si vuole ragionare: fisico da modella, labbra carnose ed occhi da cerbiatta, è alla ricerca di un ruolo diverso da tutti quelli avuti fino ad ora (è una famosissima star delle produzioni Disney). E qui dimostra di avere il talento e la stoffa per salire di livello e cercare di interpretare cose più "adulte".
Il film in se è pieno di difetti: dialoghi surreali, situazioni al limite dell'inverosimile e si rivolge ad un target ben preciso: quello degli adolescenti. E proprio loro sono gli unici che riusciranno ad essere coinvolti da questa storia strappalacrime e scontata che però ha anche un lato positivo: la morale. Che ha intrinseca in se un messaggio che vale un po' per tutti: quello di non rimandare a domani le cose che vi fanno stare bene, quelle cose che davvero sentite importanti, perché potreste avere il rimpianto di non averle fatte prima.

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