BLADE RUNNER 2049: recensione


Dopo i fatti del primo film, l'azienda che riproduce i replicanti Nexus ha dichiarato fallimento. Così l'azienda rivale, è in grado di riempire il mercato con un tipo di replicanti mansueti ed obbedienti. Però, essendo ancora in circolazione modelli di Nexus che possono creare dei problemi, il corpo di polizia dei Blade Runner invia l'agente K (Ryan Gosling) ad eliminare tutti i vecchi modelli. Egli si ritroverà impegnato a risolvere problemi molto più gravi di quelli che aveva previsto.
Innanzitutto incominciamo dalla fotografia di questo Blade Runner 2049: pazzesca, sicuramente uno dei motivi per il quale vale la pena guardare questo film. Poi, c'è il personaggio di Joi interpretato da Ana de Armas: un ruolo che, molto probabilmente, diventerà iconico soprattutto grazie ad una delle scene d'amore più intense ed originali che mi sia mai capitata di vedere. Ed infine c'è il protagonista: Ryan Gosling è al momento uno degli attori più versatili e quotati in circolazione. Regge bene il paragone con Harrison Ford ed è convincente nel suo ruolo.
Questo Blade Runner 2049 è un sequel ambizioso e, sopratutto, non banale. E' impossibile non fare dei paragoni col suo predecessore: sicuramente non sarà un film rivoluzionario, ma è uno di quei film in cui si vede la fantascienza allo stato puro. Il che basta e avanza per farne un film molto bello.

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