JUMANJI - BENVENUTI NELLA GIUNGLA: recensione


Jumanji - Benvenuti nella giungla è il remake del famoso film con Robin Williams datato 1995. In questa versione, quattro studenti di un liceo sono finiti in punizione e, per questo, devono svuotare la cantina della scuola. Mentre stanno ripulendo, trovano uno scatolone con un videogioco chiamato Jumanji. Quando iniziano a giocarci, si trovano catapultati all'interno del videogioco nei panni dell'avatar che hanno scelto, con lo scopo di recuperare Alex, un ragazzo rimasto intrappolato vent'anni prima.
E' inutile girarci troppo attorno: io per Dwayne Johnson ho un debole. Per il tipo di immagine che ha, avrebbe potuto tranquillamente limitarsi a diventare, per esempio, un nuovo Vin Diesel . Ma lui no: lui ha fatto di più. Ha dimostrato di essere un attore migliore di quello che può sembrare (basta vedere Pain & Gain) e si è meritatamente guadagnato lo status di superstar. Inutile dire che è lui il vero pilastro di questo Jumanji - Benvenuti nella Giungla. Con il suo corpo esagerato e possente è credibile nelle scene d'azione e con le sue famosi espressioni è perfetto nelle scene comiche. Le sue spalle sono i comici americani Kevin Hart e Jack Black, sfruttati al meglio nel meccanismo del film perché sono uno l'opposto dell'altro.
Questa nuova versione di Jumanjii non avrà la stranezza dell'originale, ma riesce comunque a raggiungere lo scopo che si è prefissato. Magari in molti guarderanno questo remake solo per la soddisfazione di dire che è più brutto rispetto all'originale: infatti dell'originale non è rimasto niente. Tutto si è modernizzato: da gioco da tavolo (che ormai nessuno usa più), si passa ad un videogioco creando un taglio netto con il passato.
Un film che diverte e che dà allo spettatore due ore di puro svago.

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