LA BELLA E LA BESTIA: recensione


Innumerevoli sono le versioni di questa fiaba: La Belle et la Bete con Vincent Cassel e Lea Seydoux è il film che ricalca più fedelmente la storia originale, mentre Beastly è la trasposizione, abbastanza deludente, del racconto ai tempi moderni. L'adattamento più celebre, però, è il cartone animato della Disney, del quale questa Bella e la Bestia è la sua trasposizione cinematografica con attori in carne ed ossa.
In un tempo imprecisato ed in un luogo indefinito viveva, nello sfarzo e nel lusso, un bellissimo principe che passava le sue giornate tra feste e divertimenti. Una sera bussò alla sua porta una mendicante vecchia e sciatta, che gli chiese riparo per la notte dandogli in cambio una rosa. Sentendosi preso in giro, il principe la cacciò, ma la mendicante si trasformò in una bellissima maga e colpì il castello ed i suoi abitanti con una maledizione. Tutto sarebbe stato immerso in uno stato di perenne inverno, gli abitanti trasformati in oggetti, mentre il principe sarebbe diventato una bestia finché non fosse riuscito a fare innamorare di sé una ragazza prima che l'ultimo petalo della rosa fosse caduto. Sarà la giovane Belle (interpretata da Emma Watson), giunta al castello per prendere il posto del padre imprigionato, a rompere l'incantesimo.
Come nel cult d'animazione anche qui è presente la parte del musical, abbastanza fedele al cartone, ma che si differenzia dagli ultimi film di questo genere (ad esempio La La Land). Qui è stata data grande importanza ai costumi, alle coreografie, agli arrangiamenti ed alla scenografia. Tutte cose che facilitano la performance degli attori. Ed è anche un tipo di film che, nel profondo, tocca tematiche importanti come: la bellezza interiore (il "brutto" che ha dei sentimenti e riesce ad oltrepassare il limite dell'aspetto fisico), l'emancipazione della donna (non costretta al ruolo preconfezionato di casalinga e mamma, ma persona che vuole affermarsi nella vita), e l'importanza della cultura personale (la passione di Belle per la lettura dei classici).
La Bella e la Bestia è un film gradevole che per due ore può trasportare lo spettatore in un mondo di fantasia. Ha i suoi punti di forza, ma anche i suoi punti deboli: fa rivivere le emozioni del cartone animato, ma ne subisce l'inevitabile confronto. Ed è il rischio che si corre nel rifare un classico.










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