DUNKIRK: recensione


Dunkirk racconta di fatti realmente accaduti durante la Seconda Guerra Mondiale e, più precisamente, del tentativo di evacuazione di 400.000 soldati inglesi rifugiati sulla spiaggia di Dunkirk. Colpiti via cielo, terra e mare, circondati dall'esercito tedesco e, apparentemente, senza vie di fuga, i soldati proveranno ad organizzare una rocambolesca operazione di ripiegamento.
La condizione mentale ideale che si dovrebbe avere prima di guardare questo film sarebbe quella di non conoscere i fatti storici narrati. Perché così ci si può lasciare trasportare dalle immagini, dalle musiche e dalle emozioni. Dunkirk è un film che non parla di un'unica storia: è un avvenimento storico raccontato attraverso tre diversi punti di vista (cielo, terra e mare).
Dunkirk ha il merito di essere un film corale con un cast perfetto dove ogni attore recita perfettamente la sua parte, ma ha anche un grande pregio: quello di rendere lo spettatore il vero protagonista. Ed è questa la prerogativa che dovrebbe avere un film che può essere definito capolavoro da uno che può essere definito soltanto bello. Non c'è un attimo di tregua o una scena dove si possa tirare per un momento il fiato: l'unico desiderio è quello di vedere uno dei protagonisti riuscire a sopravvivere. Al primo sguardo superficiale potrebbe sembrare un film di guerra, ma non lo è. Non lo è per quello che riesce a fare nell'animo di chi lo guarda: riesce a scavare, a scuotere, a fare riflettere e a far provare sensazioni diverse: paura, ansia e drammaticità.
Il nome di Christopher Nolan alla regia dovrebbe già di fatto essere una garanzia. Non ha mai sbagliato un film, basti pensare alla trilogia su Batman ed Inception. E non sbaglia nemmeno stavolta.
Questo film diverrà una pietra miliare del cinema, impeccabile sotto ogni aspetto. Probabilmente se ne parlerà ancora tra 10/15 anni e sarà quel tipo di film che consacrerà il suo regista nell'olimpo dei migliori registi di Hollywood. Un capolavoro, assolutamente da vedere, al quale è impossibile riuscire a trovare anche un minimo difetto.


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