PRIMA DI DOMANI: recensione


Ti è mai capitato di svegliarti ogni mattina e rivivere sempre, all'infinito, lo stesso giorno? Questo è l'incipit principale di Prima di Domani, film con protagonista la splendida Zoey Deucht tratto dall'omonimo libro.
Zoey Deutch interpreta Samantha, ragazza bella, intelligente e molto popolare a scuola. Passa le sue giornate divisa fra le sue tre amiche del cuore, il fidanzato e prendendo in giro Juliet, la ragazza introversa ed emarginata della scuola. Una sera, tornando a casa da una festa le quattro amiche hanno un incidente stradale (che sembra essere mortale), ma Samantha si risveglia la mattina seguente come se niente fosse e rivive sempre lo stesso giorno.
Il loop temporale è già stato trattato in tantissimi film come Ricomincio da capo, Edge of Tomorrow e Source Code. Quindi potrebbe sembrare che sia un qualcosa di già visto, ma attenzione: non è così. Il loop temporale della protagonista è il fulcro del film. Dà la sensazione di essere bloccati in qualcosa di opprimente, che è impossibile modificare, di ripetere continuamente gli stessi errori non riuscendo a migliorare e di non riuscire a capire che strada bisogna prendere. Un po' una metafora della vita. Rappresentare un loop temporale non è semplice, perché potrebbe annoiare. Ma il cambio di prospettiva delle diverse giornate con cui la protagonista affronta gli avvenimenti che le accadono, permette di avere ogni volta una visione diversa. Ogni giornata ha un punto di vista differente, sembra che tutti vadano avanti mentre la protagonista resta bloccata e l'unica soluzione per uscire da questo impasse è il cambiamento.
Prima di Domani non è un banale teen - movie, ma è un qualcosa di più: toccherà le corde più profonde della vostra anima. Guardatelo con attenzione e senza superficialità: sono sicuro che potrà insegnarvi qualcosa.

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