AFTER: recensione


Ormai si sa e non è la prima volta: il mondo del cinema ha pescato un sacco di volte nel mondo dell'editoria per trasformare un best seller da milioni di copie in un film di altrettanto successo: ed è il caso di After.
After racconta la storia di Tessa (Josephine Langford), studentessa modello con una madre apprensiva ed un fidanzato impostato, che ha appena finito il liceo e si trasferisce al college. Qui conosce Hardin (Hero Fiennes-Tiffin), il bello tenebroso della scuola, ribelle e tatuato, con una passione per la letteratura. I due si incontrano ad una festa, lei all'inizio rifiuta le sue avance, ma col passare del tempo i due si innamoreranno e lei metterà in discussione tutto il suo futuro. Senza sapere che questa storia d'amore è frutto di una scommessa che Hardin ha fatto con i suoi amici.
La morale di After potrebbe essere questa: non si è veramente amato finché non si ha sofferto. Che potrebbe sembrare una frase da baci perugina o un'aforisma di Pablo Neruda, ma che rende l'idea del percorso amoroso di Tessa. Un nome che, probabilmente, dovremmo ricordare perchè può essere benissimo paragonato a Bella, la Kristen Stewart di Twilight. Perché After, proprio come Twilight in passato, sarà la teen saga di successo dei prossimi anni.
Tutto il film ruota attorno ai due protagonisti in una serie di contrasti: lui mezzo delinqueltello con il chiodo, i jens strappati e le t-shirt delle band metal, lei sinonimo di purezza con i suoi vestiti bianchi e la coda di cavallo.
Siccome il successo del film sarà sancito dai teenager e dalle donne, la storia segue i classici cliché dei film d'amore. After è un film ben confezionato e (volendo) esteticamente accattivante, anche se sembra una cosa confezionata in laboratorio utilizzando una ricetta usata prima per molti film simili.

Commenti